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Come aumentare la tua resilienza




Quando si verifica un terremoto, ci sono persone che restano pietrificate dalla paura, incapaci di muoversi e di realizzare cosa stia accadendo, mentre altre si attivano per mettersi in salvo e organizzare i primi soccorsi.

Immaginiamo di perdere il lavoro, subire un lutto, dover fronteggiare una malattia o un incidente grave. La maggior parte delle persone ha bisogno di tempo per metabolizzare questi eventi e, generalmente, senza l’aiuto di un professionista, non sempre riesce a ritrovare il proprio equilibrio psicologico. Altre persone, invece, mostrano una capacità apparentemente innata di adattarsi bene a tali situazioni.

Qual è il loro segreto? La “resilienza“.
 
La parola “resilienza” deriva dal latino “resalio“, che, nel suo significato originario, indicava il gesto di risalire sull’imbarcazione capovolta dalla forza del mare.
 
In psicologia connota la capacità degli esseri umani di far fronte agli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita dinanzi alle difficoltà.

E’ qualcosa di più rispetto alla semplice resistenza, in quanto implica una “ripartenza”.
 
Le persone con un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. L’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle. Esse tendenzialmente sono ottimiste, flessibili e creative; sanno lavorare in gruppo e fanno facilmente tesoro delle proprie e delle altrui esperienze.

L’individuo resiliente presenta inoltre tre caratteristiche psicologiche inconfondibili.
 
Forte ancoraggio agli obiettivi
E’ la capacità di persistere nel perseguire i propri obiettivi. Il verbo “persistere” indica l’idea di una motivazione che rimane salda, aiutando a superare gli ostacoli che si incontreranno sul cammino.
Colui che non perde mai di vista la meta, ha la capacità di concentrarsi completamente su ciò che sta facendo; è attivo e non spaventato dalla fatica; non abbandona facilmente il campo; è attento, vigile e orientato nello spazio e nel tempo; ha una visione reale delle difficoltà e delle risorse che incontra nel percorso.
Gli obiettivi di vita rappresentano qualcosa da raggiungere, per cui lottare e in cui credere, pertanto sono una fonte inesauribile di energia.

Locus of control interno
Per locus of control interno s’intende la convinzione di essere padroni del proprio destino; la consapevolezza di poter dominare ciò che si fa ed essere responsabile dei propri successi e/o fallimenti (al contrario, le persone caratterizzate da locus of control esterno tendono a considerarsi in balia degli eventi e a ritenere vano ogni sforzo volto a produrre un’azione risolutiva).
Si tratta di un vero e proprio tratto di personalità che consente alla persona di dominare le diverse situazioni della vita, rendendola pronta a modificare anche radicalmente la strategia da adottare per il raggiungimento del traguardo.

Gusto per la sfida
Se per la maggior parte delle persone i cambiamenti vengono vissuti come minacce al proprio equilibrio, chi ha un’alta resilienza vede in essi un incentivo, un nuovo stimolo. Si tratta della disposizione ad accettare i nuovi eventi. La persona con questo tratto vede gli aspetti positivi delle trasformazioni e minimizza quelli negativi. Il cambiamento non è vissuto come una disgrazia da evitare a tutti i costi ma come un’opportunità di crescita. La persona generalmente è aperta alle occasioni e flessibile alle situazioni.

 
Le caratteristiche appena descritte sono tratti di personalità di cui si può avere consapevolezza e perciò possono essere coltivati e incoraggiati.
 
La resilienza è una qualità dell’essere umano che si modifica nel tempo in rapporto all’esperienza, ai vissuti e, soprattutto, al modificarsi dei meccanismi mentali che la sottendono.
Non si tratta di una caratteristica innata presente o assente in un individuo, ma di un’abilità che può essere allenata, attraverso comportamenti, pensieri e azioni che possono essere appresi da chiunque.

A determinare un alto livello di resilienza contribuiscono diversi fattori.
 
Il primo fra tutti è la presenza di relazioni affettive appaganti, con persone premurose e solidali.
Che si tratti di familiari, parenti, amici e/o colleghi, questo tipo di relazioni crea un clima di amore e di fiducia, e fornisce incoraggiamento e rassicurazione favorendo, così, l’accrescimento del livello di resilienza.
 
Altri fattori coinvolti sono:

- buona conoscenza di sé stessi, consapevolezza dei propri mezzi e fiducia nei propri punti di forza;
- la capacità di porsi traguardi realistici e di pianificare passi graduali per il loro raggiungimento;
- saper gestire le emozioni e controllare gli impulsi, essendo disposti a riconoscere eventuali errori e a rivedere la strategia adottata;
- saper comunicare in modo efficace.



Intervenendo anche su uno solo di questi fattori, si può accrescere notevolmente il proprio livello di resilienza.

Ma in che modo?

Esistono diversi strumenti per “misurare” e migliorare la aree della personalità e le abilità individuali.
In questa sede propongo un metodo, che chiunque può utilizzare autonomamente per aumentare la conoscenza di sé e del proprio potenziale.

Munitevi di carta e penna e focalizzate la vostra attenzione sulle esperienze del passato.
Delimitate il campo agli avvenimenti importanti dell’ultimo anno.
 
Adesso, cercate di rispondere a 7 domande:

1) quali eventi sono risultati particolarmente stressanti per me?
 
2) in che maniera questi eventi mi hanno condizionato?
 
3) nei momenti difficili ho avuto delle persone vicine a cui rivolgermi ed, eventualmente, ho trovato utile il loro aiuto?
 
4) in quei momenti quanto ho appreso di me stesso e del mio modo d’interagire con gli altri?
 
5) ho mai provato ad aiutare qualcuno che stava attraversando momenti difficili come quelli da me vissuti ed, eventualmente, è stato utile per me?
 
6) sono stato capace di superare le difficoltà e in che modo?
 
7) che cosa mi ha consentito di guardare con maggiore fiducia al mio futuro?



Vi accorgerete presto che rispondere a queste domande non è affatto scontato e richiede tempo e fatica.
Non scoraggiatevi se non riuscite a scrivere niente. Fate una pausa, prendete un bel respiro e riprovate.
Del resto, un allenamento che non comporta “sudore” non può nemmeno definirsi tale!

Più le risposte saranno complete e articolate, maggiori saranno i risultati.

La crescita personale è un processo graduale, che va affrontato un passo alla volta con realismo e umiltà.

Ricordate che avere un alto livello di resilienza non significa non sperimentare affatto le difficoltà o gli stress della vita.

Le persone resilienti non sono infallibili ma disposti al cambiamento, quando necessario; accettano l’eventualità di sbagliare, ma consapevoli di poter correggere la rotta.

Dottor Riccardo Cicchetti

Articolo pubblicato su L'AquilaOggi.