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Raccontarsi fa bene alla salute





E’ ormai risaputo che le esperienze traumatiche espongono gli individui ad un più alto rischio di malattia.

Nel corso degli anni diversi studi hanno evidenziato come la tendenza a non parlare delle proprie esperienze di vita più sconvolgenti possa portare ad una forma di inibizione comportamentale.

Quando rivolgersi allo psicologo



Capita a tutti nel corso della vita di attraversare periodi di particolare sofferenza legati ad uno specifico momento di crisi o al peso di vecchi problemi che non riusciamo più a sostenere da soli.
Tali situazioni possono divenire fonte di notevole stress e preoccupazione, e possono assumere, nella nostra percezione, dimensioni ancora più grandi di quelle reali, facendoci sentire impotenti, inadeguati, disorientati o spaventati, di fronte ad ostacoli apparentemente insormontabili.
Un primo valido supporto può venire senza dubbio da amici, familiari o colleghi di lavoro, a cui ci rivolgiamo per ricevere un sostegno o per chiedere un consiglio. Tuttavia i nostri cari possono aiutarci fino ad un certo punto: non possiedono una adeguata formazione clinica e la conoscenza tecnica di un professionista abilitato per un intervento specialistico, basato sulla formazione scientifica e sulla competenza.
 
Decidere di rivolgersi allo psicologo può essere allora una possibilità per comprendere in che modo i nostri stati d'animo, i pensieri e le emozioni siano collegati a situazioni reali che si stanno vivendo e sulle quali è possibile intervenire attivamente per migliorare significativamente la qualità della nostra vita.
 
Ci si rivolge allo psicologo nei casi in cui vi sia una difficoltà ad instaurare relazioni affettive significative, nei problemi relazionali al lavoro, nei problemi di coppia, nel disagio esistenziale, nei casi di ansia diffusa e problemi d'umore, nelle fobie, in periodi critici della vita, come un divorzio, una malattia, un incidente o la perdita di una persona cara. In generale consultare uno psicologo può essere importante in ogni situazione in cui c'è una sofferenza che ostacola la realizzazione dei nostri progetti e ci impedisce di guardare al futuro con serenità e consapevolezza dei nostri mezzi.
 
Tuttavia chiedere aiuto ad un professionista qualificato è talvolta una delle circostanze più difficili da realizzare. L'insensata paura di essere giudicati e il nostro istinto a sbrigarcela da soli ci portano a non chiedere aiuto nemmeno quando ne sentiamo l'esigenza.
Inoltre, nel pensiero comune, la figura dello psicologo è spesso associata ad una erronea concezione di "malattia mentale" e allo stigma sociale che da essa deriva.
Esistono infatti delle false credenze che a volte ostacolano la scelta di rivolgersi ad uno psicologo, che arrivano a sfociare in forti pregiudizi, quali ad esempio:


"La gente penserà che sono pazzo se vado da uno psicologo"


"Lo psicologo costa troppo, non me lo posso permettere"


"Gli incontri con lo psicologo andranno avanti per anni"
 
In realtà avvalersi della consulenza di uno psicologo non è un gesto folle o un lusso da non potersi permettere ma la soluzione più ragionevole di fronte a questo tipo di situazioni.
 
Riguardo ai costi, è opportuno considerare che disturbi quali stress o ansia hanno un effetto negativo immediato sulla salute fisica, sulla produttività lavorativa e sulla qualità delle relazioni affettive.
La spesa affrontata per la consulenza di uno psicologo è da considerarsi come un investimento su sé stessi che ha delle ricadute operative concretamente fruibili nel miglioramento della propria vita emotiva, di coppia, familiare, sociale e lavorativa.
 
Per quanto concerne la durata degli incontri, va sottolineato che la relazione psicologo-cliente è un processo che si basa sulla collaborazione e sullo scambio reciproco. Lo psicologo è un professionista orientato ai bisogni del cliente, con cui collabora nel raggiungimento di obiettivi concordati, quali la risoluzione di specifici problemi e il miglioramento globale dello stato di salute. Quindi gran parte del lavoro dello psicologo sta proprio nel "potenziare" la dimensione di autonomia e autorealizzazione del cliente, fornendo caso per caso gli strumenti più appropriati.
 
Rivolgersi ad uno psicologo può aiutare ad attribuire senso a vissuti, pensieri ed emozioni che spesso sembrano non averne, può farci scoprire potenzialità che non credevamo di avere, può darci nuove chiavi di lettura della nostra storia personale e del nostro eventuale disagio, può permetterci di aumentare le nostre competenze relazionali e comunicative.
Tramite la consulenza di uno psicologo si può avere accesso alle proprie risorse e imparare ad utilizzarle in modo appropriato per gestire autonomamente le situazioni di crisi e formulare nuovi obiettivi di vita verso una completa realizzazione di sé.
 
E' importante porre l'accento sul diritto alla salute e al benessere psicologico, personale, sociale, affettivo e lavorativo, di cui tutti avremmo bisogno ma che molti, purtroppo, non hanno ancora il coraggio di concedersi.