Psicologo Roma Avezzano. Servizio di consulenza psicologica presso gli studi di Roma e Avezzano. Psicologo prenestina, psicologo centocelle, psicologo villa gordiani, psicologo casilina, psicologo roma est, psicologo porta maggiore, psicologo termini

Usalo o lo perderai!




Tempo fa, un gruppo di psicologi italiani realizzò un esperimento con dei bambini a pochi giorni dalla nascita.
A intervalli regolari di tempo, un adulto si poneva di fronte al bambino ed eseguiva determinate espressioni facciali, muovendo occhi e bocca, ed emettendo dei vocalizzi.

Il risultato fu sorprendente: i bambini sottoposti agli stimoli audiovisivi presentavano nel tempo livelli di intelligenza superiori alla media.

Fino a qualche decennio fa si credeva che ogni individuo nascesse con un numero determinato di neuroni, destinato a diminuire in modo irreversibile lungo il naturale processo di crescita e invecchiamento.

Oggi sappiamo che adeguati stimoli ambientali non solo favoriscono lo sviluppo delle abilità cognitive nella fase di crescita ma ne contrastano il decadimento nella fase di invecchiamento.

Ti fai molti selfie? La verità è che non ti piaci abbastanza!



 
 Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un notevole incremento dell’utilizzo dei social network su scala mondiale, soprattutto grazie alla diffusione degli smartphone, che consentono di essere sempre connessi, ovunque ci si trovi.
Trascorrere gran parte del tempo sui social è ormai una prassi consolidata per la maggior parte delle persone.

Tali strumenti di comunicazione permettono di arricchire il testo con delle immagini, che spesso diventano il messaggio stesso.
Le foto che maggiormente canalizzano l’attenzione degli utenti sono i cosiddetti “selfie”

7 strategie contro l'alessitimia




Give sorrow words: the grief that does not speak
whispers the o’erfraught heart and bids it to break


 “Date parole al dolore: il dolore che non parla
bisbiglia al cuore sovraccarico e gli ordina di spezzarsi”

Raccontarsi fa bene alla salute





E’ ormai risaputo che le esperienze traumatiche espongono gli individui ad un più alto rischio di malattia.

Nel corso degli anni diversi studi hanno evidenziato come la tendenza a non parlare delle proprie esperienze di vita più sconvolgenti possa portare ad una forma di inibizione comportamentale.

Mi sono bloccata con gli esami! La prego, mi aiuti!




E’ questo il testo riportato nel modulo di contatto del mio sito web con cui L mi chiede un appuntamento presso lo studio di psicologia ad Avezzano.

L è una ragazza estremamente avvenente e dall’aspetto curato in ogni minimo dettaglio.
All’inizio del colloquio assume una postura fiera e sprezzante, di chi ostenta sicurezza e vuole dimostrare che non ha nulla da temere. Tuttavia l’aspetto appare rigido e innaturale

C'è sempre un'emozione alla base di un comportamento. La storia di P. e C.





P e C, due coniugi non più giovanissimi, hanno un figlio, V, di tre anni, nato dopo sei di matrimonio.
Al momento in cui sono entrati nel mio studio è trascorso all’incirca un mese dal giorno in cui C, sconvolta, ha denunciato P per maltrattamenti nei confronti del figlio, a motivo dei quali il Giudice Minorile ha stabilito il momentaneo allontanamento del padre da casa.
Il clima del primo incontro è di grande tensione

Perché i sogni non si raccontanto





Più volte capita che persone conosciute al di fuori del contesto lavorativo, venute al corrente della mia professione, sentano l’esigenza di raccontarmi i propri sogni, chiedendomene una subitanea interpretazione.
Magari ci si trova in compagnia di fidanzati, familiari e/o amici, in un contesto pubblico e affollato.

Ebbene, permettetemi di dire: non funziona così